Come farsi ascoltare dai figli, potente strategia psicologica

sei stanco di ripetere sempre le stesse cose ai tuoi figli?

ti senti frustrato perché le tue parole passano inosservate e non riesci a farti ascoltare?

non sei solo!

sei nel posto giusto perché il Dr Ausilio spiega una della più potenti strategia psicologiche per farti ascoltare dai tuoi figli.

 

è importante farsi ascoltare dai propri figli, come il Dr Ausilio scrive nel libro “Genitori competenti” puoi sicuramente creare una relazione molto bella potente positiva con i tuoi figli e questo ti aiuterà sicuramente a migliorare sia la loro autostima, sia la loro capacità di relazionarsi con te e con le altre persone. Molto spesso è difficile farsi ascoltare dai propri figli perché perché sono distratti da mille stimoli diversi: smartphone, TV, videogiochi. E il loro cervello è in formazione, quindi è diverso e dobbiamo tenerne conto rispetto al cervello di un adulto. Questo vuol dire che per un bambino sono molto importanti le emozioni. Se ci fai caso, molto spesso parliamo con i nostri figli bypassando il livello emotivo.
Che vuol dire?

vuol dire che, ad esempio, se il bambino ha lasciato la stanza disordinata noi giustamente gli diciamo riordina la stanza, senza cercare di capire quali sono le emozioni alla base di quel comportamento e senza rispecchiarne.

la strategia si chiama: entrare in sintonia e reincanalare

proprio come un fiume, per riuscire a reincanalare devi prima immergerti dentro e poi riuscire a canalizzarle.

Fai Innanzitutto a tuo figlio delle domande aperte.
ovviamente dipende dall'età del bambino ma parliamo di bambini dai 3-4 anni fino ai 12-13 anni tenendo conto però che questa strategia si può applicare tranquillamente anche con gli adulti.

Anzi è utile anche nella vita di coppia per riuscire a creare una relazione più soddisfacente poni al bambino delle domande aperte, ad esempio: Com'è andata oggi a scuola?

fai molta attenzione alla sua risposta e cerca di stimolare una discussione, cerca di stimolare la sua apertura e quando lui parla Cerca di riconoscere le sue emozioni, che possono essere rabbia, paura, disprezzo, gioia e di rimandarli.

Quindi ad esempio gli chiedi com'è andata a scuola e lui ti dice bene, Abbiamo giocato con gli amici e abbiamo fatto le torri con le costruzioni.

E com'è stato per te? divertente? Sì mi sono divertito molto.
Ecco mi fa piacere che tu abbia provato gioia in questa situazione.

Cos'altro è successo? È successo che Mario ha distrutto la mia Torre.

E come ti sei sentito in quel momento? eh mi sono sentito triste, mi sono arrabbiato.
È normale provare rabbia in certi momenti. Quindi quello che tu fai è rispecchiare le sue emozioni e dargli la possibilità di entrare in contatto con Esse per poi reincanalare.

in che modo?
facciamo un esempio genitore che dice: “ciao come andata oggi a scuola?”

e il bambino risponde: “bene. Ho giocato con i miei amici, abbiamo costruito una torre con i blocchi”.

il genitore risponde: “bene”.

Ti sembra che ti sia divertito molto! mi piace sentire che ti diverti a costruire. sai che anche a me piace quando la tua stanza È ordinata? perché così possiamo trovare facilmente i blocchi per costruire le torri.

Cosa ne pensi di mettere a posto i giocattoli prima di cena?
Ok in questo modo il genitore è riuscito a canalizzare a proprio vantaggio ma in realtà anche a vantaggio del figlio perché Ricordiamoci che quando si vince nel gioco genitoriale si vince in due.

Se c'è uno che vince e uno che perde, se il bambino esce sconfitto da quella relazione è una bomba orologeria che ti si ritorcerà contro. quindi utilizza sempre modalità win win in cui è contento il bambino e sei contento/a tu.

La strategia è entrare in contatto e in sintonia, reincanalare.

La puoi trovare spiegata e articolata nel libro e nel videocorso Genitori competenti del dr ausilio, sul sito di psylife.it

 

una bella frase: ogni grande viaggio comincia con un piccolo passo