TRAUMA : COME SUPERARLO CON 3 STRATEGIE DI PSICOLOGIA
Ma quant’è bella la vita!?
Ci pensavo stamattina: è una cosa meravigliosa!
Noi nasciamo…e subito c’è un trauma, il trauma della nascita;
Poi successivamente mano a mano che andiamo avanti nella vita dobbiamo fare i conti con tanti tanti piccoli e grandi traumi.
Però non sto scherzando quando dico che che “la vita è bella” perchè il nostro cervello è fisiologicamente e biologicamente dotato di tutta una serie di strategie endogene per riuscire a farci superare questi traumi, altrimenti come specie umana ci saremmo già estinti da tantissimo tempo.
Diciamo quindi che noi nasciamo già corredati di un background, di una cassetta di attrezzi che ci aiuta a superare le traumatizzazioni.
Però in alcuni casi questi traumi continuano a girare nel nostro cervello, ed è frequente soprattutto all’interno del cosiddetto “disturbo da stress post traumatico” che molte persone non riescono a superare quegli eventi impattanti a livello psicofisico.
Io sono Roberto Ausilio mi occupo di psicologia e psicoterapia ormai da vent’anni e aiuto le persone a vivere meglio grazie alla psicologia pratica. Se ti piacciono questi contenuti iscriviti al canale Youtube “PSICOLOGIA E VITA” ed entra nella nostra Academy di Crescita Personale “PSYLIFE”.
Oggi voglio parlarti di trauma e indicarti tre strategie che possono aiutarti a superarli.
Intanto cerchiamo di dare una piccola definizione di trauma, anche se su questo argomento ci sarebbe da parlare per mesi. Il trauma è un evento singolo (oppure tanti piccoli eventi) che hanno un impatto a livello psicologico.
Oltre al classico trauma che tutti in qualche modo conosciamo, e cioè un evento improvviso come può essere un’aggressione, uno stupro, un terremoto ci sono una serie di traumi diciamo familiari, relazionali, che spesso riguardano qualcosa che sarebbe dovuto arrivare ma che non è arrivato.
Ad esempio un bambino che è stato deprivato di affetto per molto tempo, che è stato privato di amore, ha subito un trauma, un trauma che chiamiamo da “neglect” cioè da negazione di qualcosa di importate.
Paradossalmente nella pratica psicoterapeutica i traumi più semplici da risolvere sono i traumi singoli, quelli in qualche modo “grossi” come un lutto, una separazione, un evento difficile ma singolo; mentre i traumi relazionale sono un po’ più complessi perché in qualche modo impattano addirittura sul senso di sé, sull’autostima eccetera.
In linea di massima parliamo di stress post traumatico quando il nostro cervello non riesce ad elaborare, a metabolizzare, a rimescolare le carte in tavola per trarre giovamento dall’esperienza. È come se alcune schegge di una granata siano rimaste conficcate all’interno del “corpo psichico” (consentitemi la metafora) e quindi le persone hanno ad esempio incubi notturni, pensieri intrusivi e ossessivi ( stai sempre a pensare a quella roba ) malessere fisico eccetera. Tutto questo è spesso collegato a questi tipi di stress.
Anche il livello di ansia sale e gli attacchi di panico spesso sono provocati da traumatizzazioni.
E che cosa possiamo fare quando le cose si inceppano?
Ad esempio una separazione dolorosa, ti sei lasciato con tuo marito (con tua moglie) oppure hai perso una persona cara perché è morta oppure hai vissuto una ospedalizzazione. Che cosa puoi fare per superare questi traumi?
La prima strategia che ti consiglio è di fare una psicoterapia.
Non te la consiglio perché è il mio lavoro, non te la consiglio perché ti invito a venire da me, te la consiglio perché se il tuo cervello non riesce da solo a superare quel trauma è come se non si riuscisse a togliere quelle schegge di granata che col tempo diventeranno purulente e ti creeranno una lunga serie di problemi a cascata.
Quindi psicoterapia, e in particolare PSICOTERAPIA E M D R che ti aiuta in maniera eccezionale a superare i traumi.
Guarda qualche mio video su questo argomento. L'EMDR è una pratica terapeutica che all’interno di un protocollo preciso utilizza i movimenti degli occhi per aiutare la parte bassa del cervello, la parte emotiva, il sistema limbico quindi quella parte che è stata traumatizzata (amigdala, ipotalamo, ippocampo) a superare quei traumi.
E’ scientificamente validata come terapia di elezione per il disturbo da stress post traumatico; io stesso nella mia casistica, ho aiutato centinaia di persone con questo metodo innovativo e a volte sono rimasto sorpreso proprio dalla potenza, dall’efficacia e dalla velocità di questo metodo, che ti consiglio di approfondire.
La seconda strategia è la scrittura.
Scrivere degli eventi traumatici, come suggerisce Pennebaker e le ricerche che da lui sono partite aiuta il cervello a rielaborare, perché integra i due emisferi cerebrali: la parte alta e la parte bassa del cervello; insomma fare un semplice esercizio di scrittura e scrivere ogni giorno con la penna anche solo per dieci minuti rispetto a quell’evento ti può aiutare moltissimo a iniziare una elaborazione, perché la scrittura ha in sé una potenza terapeutica.
Terza strategia è quella di praticare tecniche di rilassamento , tecniche di meditazione.
Se vuoi, puoi consultare il mio libro appena pubblicato che si chiama proprio “RILASSAMENTO E MEDITAZIONE” .
In esso trovi una serie di esercizi estremamente utili al rilassamento. Le ricerche dicono che quando impariamo a rilassarci, impariamo a meditare, il nostro cervello produce delle onde alfa e quindi delle onde a livello di elettroencefalogramma che sono per sé curative, terapeutiche.
Il mio consiglio è quindi di utilizzare quotidianamente delle tecniche di rilassamento e di meditazione per dare al tuo cervello la possibilità di smaltire traumi, stress e pensieri negativi accumulati.
Ricordati che il trauma è una realtà della vita ma non per questo deve essere una condanna a vita.
Ciao. A presto!
Ciao e Buona Vita.
dr. Roberto Ausilio
Psicologo Psicoterapeuta
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